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  • Immagine del redattoreGiulia Mancinelli

Giamaica no problem: i 10 segreti dell'isola dei Caraibi dove tutto è possibile

Il verde della natura rigogliosa, il giallo del sole che scalda la terra, il nero della pelle di un popolo fiero e orgoglioso. Sono i colori della #Giamaica, della sua bandiera ma anche delle sue tradizioni... Ecco la Giamaica in due settimane...


Giamaica no problem! È la frase che ti senti ripetere da quando metti il primo piede sulla verdeggiante terra di Giamaica. E mai detto si è rivelato più vero.

“La Giamaica è un paese magico, con una natura rigogliosa e poderosa, sole, acqua e mare sono gli elementi predominanti. E poi c'è la gente…”

Il mio viaggio in Giamaica (#viaggioingiamaica) si è concentrato in un tour tra mare e entroterra, nella parte nord dell'Isola, dall'estremo punto a ovest di Negril fino a Ocho Rios e Nine Miles passando per Montego Bay.


Le 10 cose da fare e sapere sulla Giamaica

  1. Il consumo e l'uso di droghe sono illegali

  2. Una tappa la Rick'S Caffè a Negril è d'obbligo

  3. Mangiare almeno una "patti" e un "jerk"

  4. Visitare la casa-museo di Bob Marley a Nine Miles

  5. Risalire le cascate di Ocho Rios

  6. Bere un cocktail in spiaggia mentra il sole tramonta

  7. Visitarei i centri abitati

  8. Fare almeno un giro con le colorare barchette lungo la costa

  9. Cenare in spiaggia con i piedi sulla sabbia

  10. Se si ha la fortuna partecipare ad uno dei tantissimi festival del reggae che si tengono durante l'anno


Ed ora iniziamo il viaggio alla scoperta della Giamaica

La popolazione giamaicana, discendente degli ex schiavi d’Africa, accomunata dal colore nero della pella (pochissimi i cosiddetti “browny”, dal colore più chiaro) che testimoniano ancora oggi le origini provenienti dalle antiche deportazioni degli schiavi della Madre Africa, risulta però quanto mai variegata in quanto a religione, usi e costumi. Il primo giorno in Jamaica è spiazzante. La precarietà delle baracche, i baretti improvvisati, i tassisti fai da te che sfrecciato lungo l’unica strada asfaltata che percorre l’isola (la A1 che collega Montego Bay a Negril e la guida è a destra!) e poi i rasta, i neri dai capelli attorcigliati in dread, possono disorientare.. Bastano però poche ore per accorgersi che la Jamaica ha volto intenso e profondo.



Nessuna paura, nessun rischio (almeno per chi i pericoli non se li va a cercare) solo tanto relax, musica reggae in costante sottofondo da mattina a sera e l'odore della ganja che permea l’aria. E a proposito di droghe, è bene FARE CHIAREZZA E ATTENZIONE


Cosa c'è da sapere sul consumo delle droghe in Giamaica e sui "big bamboo"

La Giamaica viene associata, a torto, al fumare liberamente marijuana, la cosidetta "ganja". Niente di più sbagliato. Anche in Giamaica il consumo di droga è illegale. Fumare, detenere, acquistare o cedere qualsiasi droga è #proibito. La Polizia al riguardo è molto rigorosa e le porte delle carceri giamaicane si spalancano facilmente, anche per i turisti... Dunque, anche se si viene avvicinati da "venditori di fumo", bisogna sempre rifiutare. L'odore di ganjia che si avverte spesso nell'aria è provocato da comportamenti diciamo consuetudinari per gli abitanti dell'isola ma assolutamente illegali. La Jamaica è anche famosa per i "big bamboo", ragazzi e uomini di colore che offrono alle turiste "compagnia" durante il soggiorno in cambio di denaro ma la maggior parte delle volte anche di vitto e qualche regalo. E’ l’altra faccia della Jamaica. Quella della sopravvivenza, degli espedienti per arrivare a fine giornata. Un fenomeno qui molto evidente ma comune a tantissimi altri paesi del "secondo mondo". Tendenzialmente questi ragazzi non sono molesti, non vanno oltre qualche insistenza nel proporsi al primo e secondo “No thanks”.


Bene, ora che abbiamo precisato alcune cosine... Il viaggio può davvero iniziare...


Da Neglil a Ocho Rios, passando per Nine Miles

La mia avventura è cominciata da Negril. Il centro più famoso e turistico dell’isola ma che da subito si rivela un piccolo villaggio (tutto ruota attorno a Negril Village e West End, una litoranea di un paio di chilometri) che termina sulla suggestiva scogliera dominata dal faro, il punto più a ovest dell’isola. Qui c'è il mitico Rick’s Cafè, famoso per i #tuffatori che si lanciano dalle cime di alberi altri fino a 20 metri (sono professionisti, non ci provate!) e per i tramonti (anche se non sono niente male quelli lungo la spiaggia) dove i turisti si ritrovano per un cocktail prima del calare del sole. #Negril si estende invece a sud per circa otto chilometri disseminati di spiagge, palme e…anche di resort. Questa è Long Bay. Alternativa valida agli "all inclusive", per chi come me quando è possibile ama calarsi nelle abitudini del posto, sono i bungalow b&b gestiti da giamaicani. Ce ne sono di ottimi, puliti e ben gestiti, a prezzi decisamente abbordabili. Negril è un'ottima base di partenza per visitare l'entroterra e parte dell'isola. Per raggiungere le tante spiagge libere basta approfittare dei "taxi" (sono auto bianche, non esiste un servizio taxi riconosciuto) che si fermano lungo la strada. Si concorda il tragitto, il prezzo, si può dividere la corsa con altri passeggeri ed è consigliabile concordare anche l'orario eventualmente di ritorno... Da Negril partono anche pullman ed escursioni organizzate per visitare alcune mete. E' il caso di Ocho Rios, #ochorios famosa per le sue cascate che si risalgono partendo dalla spiaggia, resa celebre dal bikini mozzafiato di Ursula Andress nelle vesti di Bond girl in James Bond Agente 007 - Licenza di uccidere. Lungo la litoranea nord c'è anche Montego Bay, #montegobay meta prediletta degli amanti dei resort e del golf. E' la cittadina che si affaccia sulla costa nord dell'isola ed è davvero un susseguirsi di giganteschi hotel e negozi, sicuramente la parte più commerciale della Giamaica.


Ocho Rios - Giamaica
Ocho Rios - Giamaica

Bob Marley, simbolo della Giamaica e del raggae nel mondo

Tappa obbligata di una vacanza in Jamaica è Nine Miles, il piccolo villaggio reso celebre per la casa natale e per la tomba del re del reggae Bob Marley. Morto a soli 36 anni nel 1981, all'apice della sua carriera, Bob Marley è considerato il testimonial nel mondo della cultura jamaicana. E' il simbolo della lotta contro l'oppressione e il razzismo (#razzismo) e l'invito all'unificazione dei popoli per raggiungere la libertà e l'uguaglianza. La casa natale di Bob Marley è stata trasformata in un vero museo, conserva ancora alcuni effetti personali del "giovane" Bob e porta i segni delle stanze e del giardino dove, prima del successo, trovava ispirazione per le sue canzoni. Famoso il sasso dove si sdraiava a fumare ganja e comporre canzoni. La Giamaica, in suo onore, ha legalizzato l'uso della ganja solo all'interno della Casa-Museo di Bob Marley (#museodibobmarley) ed è per questo che appena si arriva si viene accolti da un simpatico rasta che offre sigarette alla ganja ai visitatori. E poi che dire, la visita alla casa natale di Bob Marley è.. colorata, piena di musica e devo dire anche ben illustrata dalle guide. Il tuor finisce con la visita alla tomba di Bob Marley.


Il sole, le spiagge e il relax in Giamaica

Insomma, un viaggio in Jamaica fila via liscio come l'olio, tra sole, mare e relax. Che sia una settimana, due o più poco importa.. I giorni passano spensierati tra serate di vera musica reggae nei baretti tre le palme in spiaggia, scorpacciate di aragoste, di "jerk", il pollo arrosto preparato nei carrettini in strada, e di "patti", gustosi calzoni ripieni di verdure, e poi i freschissimi cocktail tutti rigorosamente a base di rum. La Giamaica è un vortice di emozioni, di sorprese, di scoperte, di attenzioni e di grande ospitalità...


Negril - Giamaica
Negril - Giamaica

Si può viaggiare in Giamaica con bambini?

Assolutamente sì. Un viaggio in #Giamaicaconbambini è decisamente facile. L'isola, soprattutto nei centri di Negril e Montego Bay, offre strutture ricettive perfette (ovviamente villaggi turistici e resort) anche per famiglie con bambini al seguito, anche piccoli. Le acque calde e il mare poco profondo, soprattutto nella zona di Negril, sono ideali per una vacanza in famiglia.

Non ci sono scuse per non fare la valigia.. perchè "Jamaica no problem"



1 commento

1 Comment


Frankie Bernardi
Frankie Bernardi
Mar 29

Coi bambini solo nei resort? Perché?

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